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martedì 28 giugno 2011

Maroni e i suoi numeri....

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Di seguito un'interessante lettera di Anthony Weatherill, inviata a Toronews, con risposta del Direttore Alessandro Salvatico.


L’ambizione è parte integrante della struttura psicoanalitica di un politico, quindi è comprensibile quando questa viene esibita in modo evidente. La cosa meno comprensibile, è quando questa ambizione porta il politico fuori dai normali confini della realtà. Sarà che la sua gente lo sta spingendo a vestire i panni del futuro premier del governo italiano, ma stavolta Roberto Maroni ha svoltato decisamente nel surreale.
A sentire il leader leghista  il primo anno della Tessera del Tifoso è stato a dir poco entusiasmante, che gli spettatori non sono fuggiti dagli stadi, che gli incidenti e gli arresti sono diminuiti. Sappiamo come i politici siano abili a piegare i numeri ai loro desiderata, ma quando è troppo, è troppo. La Tessera del Tifoso non è mai stata del tifoso, ma delle banche, le quali lucrano e lucreranno sempre di più su questa pseudo rivoluzione maroniana. La Tessera del Tifoso non ha risolto nessun problema del mondo del calcio. Gli stadi vuoti erano prima, e vuoti continuano ad essere oggi. La fuga dei tifosi c’era già stata da tempo, lasciando le società solo con i proventi dei diritti tv(sempre più grami per le squadre meno blasonate. Ossia la quasi totalità dei club italiani). Basta guardare gli stadi ogni domenica, per rendersi conto che la passione per il calcio sia declinata verso un altro tipo di consumo: quello dello spettacolo televisivo. Le famiglie e le persone normali, continuano a stare abbondantemente lontani dalle gradinate degli stadi, auto esiliandosi di fronte agli schermi televisivi. La vera domanda da porsi è che tipo di passione gira oggi attorno al mondo del calcio, e che cosa vogliamo che diventi il nostro amato gioco. I tifosi non possono essere utilizzati come trampolino di lancio di feconde carriere, che intanto hanno utilizzato l’idea della Tessera del Tifoso per ricevere prestigiosi incarichi.
La verità, come l’ultimo scandalo del calcio scommesse insegna, che il calcio nel nostro Paese sta morendo. Il paradosso si è raggiunto con due squadre che hanno giocato i play off di Prima e Seconda divisione essendo praticamente fallite. Altri tifosi, quindi, la domenica sono destinati ad andare ad ingrossare le fila dei teledipendenti del calcio. Vedere il calcio giocato da altri club sul piccolo schermo, seppur al plasma o a cristalli liquidi, non lenirà il dolore di aver visto la loro squadra scomparire. Per quei pochi irriducibili supporter, niente più calcio sulle gradinate il fine settimana. La Tessera del Tifoso di Maroni pensate sia nata per dare una risposta a tutto ciò? Ovviamente la domanda è retorica, sappiamo che la Tessera del Tifoso, nonostante il nome, non è nata per ascoltare le esigenze del tifoso. L’operazione è stata scaltra e piena di fumo negli occhi, come purtroppo molte cose degli ultimi vent’anni in Italia. La politica, e qualche funzionario del variopinto sottobosco del Ministero degli Interni, hanno pensato bene di parlare a nome dei tifosi perbene(come se avessero fatto una qualche elezione primaria che li avesse fatti assurgere a portavoce dei tifosi perbene. Messo ci sia una differenza tra tifosi per bene e non per bene. I tifosi, sono tifosi!), alla stessa stregua di un qualunque capopopolo in lotta contro un qualche potere oscuro. Un portavoce dei tifosi, può venire solo dal mondo dei tifosi. Non dal Ministero degli Interni. Solo i tifosi possono parlare e ragionare su una tessera che porta il loro nome. L’aspetto più comico Maroni lo ha raggiunto quando ha annunciato che dopo il primo anno,  la Tessera del Tifoso è pronta a partire con un’operazione di fidelizzazione dei tifosi ai loro club. Infatti Roberto Maroni vuole convincere l’universo mondo che ha bisogno di una Tessera del Tifoso per fidelizzare il suo tifo per il Milan.
Tutto ciò mi fa dire che l’entusiasmo esibito da Maroni è, perdonatemi lo slang, “fuffa”. Una grande rappresentazione mediatica, per spingere l’ex curvarolo milanista padano ad ergersi ancora una volta verso chiari traguardi politici. L’ex curvarolo milanista ha dimenticato di essere stato un giorno in curva, a tifare per Gullit e Van Basten. Ora si è accomodato in tribuna, e spera presto di assurgere ad un trono. Le banche italiane, ovviamente, sentitamente lo ringraziano.
Anthony Weatherill

Caro Anthony,
tu che avevi ideato una “Tessera” ben diversa da quella poi messa in atto: hai ragione su ogni fronte.
L'esultanza del Ministro é grottesca, l'immagine é quella di un uomo che a braccia incrociate e a mento in su osserva un paesaggio post-atomico annuendo con piena soddisfazione. Ma se la politica, come giustamente osservi, é l'arte di far passare per trionfi i più clamorosi insuccessi, allora forse siamo davanti ad un'operazione di routine per un governante di lunga esperienza; solo che stavolta il terreno lo conosciamo bene, lo conosciamo in prima persona, sappiamo com'era prima (qualche anno fa, stadi pieni) e com'é adesso, e dunque l'operazione non funziona, non con noi.
Che le tv siano le padrone del calcio é assodato, e saranno loro a condizionare anche lo svolgimento del processo calcioscommesse in corso: ad Agosto, i due grandi operatori televisivi dovranno iniziare a vendere i loro pacchetti, per cui tutto dovrà già essere chiuso, e sarà chiuso in fretta e male, colpendo qualcuno ma, nel dubbio, lievemente (come accadde con Calciopoli, archiviata in fretta e poi ancora nel marasma giudiziario dopo cinque anni). Ma non é -non solo- per i colossi del piccolo schermo che gli stadi si svuotano; c'é spazio e ci sono appassionati di calcio a sufficienza per riempire curve e divani. Se solo, accanto alle legittime strategie delle tv, si avviasse un'azione governativa lungimirante, magari portata avanti da -o con la collaborazione di- persone davvero competenti in materia, persone che sappiano che andare allo stadio é una gioia, non un percorso minato, persone che siano, o siano state, tifosi. E in Italia non dovrebbe essere difficile trovarne.
Alessandro Salvatico


venerdì 24 giugno 2011

News da Short Strand

Andrea Varacalli, Avvenire

Sinn Fein e Ulster Volunteer Force decidono una tregua a Short Strand. Orange Order in strada per due parate “calde”: stasera la commemorazione dei caduti lealisti di ritorno dalla parata di Whiterock il 27 giugno 1970 – giornata conosciuta nella storia del conflitto nordirlandese come ” La Battaglia di San Matteo” – e domani la Whiterock Parade nella nazionalista Springfield Road

Whiterock parade“E’ una pace fragile”, confessa il capo della polizia britannica in Irlanda del Nord (Psni), Matt Baggott. La risoluzione del conflitto viaggia con “due passi avanti e uno indietro”.
Il militare inglese che sembra provato dalle 72 ore di violenza a Belfast, ammonisce: “i disordini devono rappresentare un campanello d’allarme per le istituzioni, per tutti noi – e invita i rappresentanti di entrambe le comunità – a raddoppiare gli sforzi per fare della provincia un posto sicuro”.
La notte di Short Strand, il piccolo quartiere dove vivono cinquemila cattolici circondati da ottantamila lealisti, per la prima volta domenica scorsa è passata tranquilla.
Nonostante lo schieramento della gioventù repubblicana da una parte, e dei paramilitari lealisti dall’altra, questa volta all’ingresso sud del distretto, lo Sinn Fein e la Ulster Volunteer Force (Uvf) hanno scelto la tregua.
Due gruppi di centinaia di persone pronte allo scontro fisico si sono osservate per ore controllate dagli ex paramilitari del Provos, e dai senior della milizia lealista.
Alcune di queste, erano in piedi con le stampelle. Altre con vistose fasciature alle braccia: “proiettili di plastica – spiegano e – Cura fai da te” per evitare gli arresti all’ingresso del pronto soccorso.
Sono state soprattutto ore di respiro dalle tre giornate di violenza, per consentire agli uomini del partito nazionalista di Gerry Adams, d’impegnarsi in una non semplice fase negoziativa multilaterale, avviata ieri con i dirimpettai unionisti e le guide anglicane dell’enclave lealista di Ballymacarret.
L’esecutivo nordirlandese ha designato un segretario speciale per la mediazione in questa delicata fase. Avrà il compito di ascoltare le istanze delle due comunità ed esplorare lo spazio per il dialogo che però a oggi appare lontano.
Nel mezzo della stagione delle parate orangiste – iniziata già male lo scorso venerdi con gli scontri di Woodvale a nord Belfast tra le logge dell’Ordine e l’antisommossa della Psni – sarà molto complicato per tutti i protagonisti, infatti, mantenere i nervi saldi.
E’ proprio l’Ordine d’Orange, quindi, a dover dare le carte nei prossimi giorni e accettare i verdetti della commissione parate a Whiterock come a Drumcree.
La massoneria organica alla politica unionista – che intende marciare anche nelle aree cattoliche – ha denunciato “l’emarginazione culturale protestante” scagliandosi contro la commissione stessa che ne vorrebbe proibire il passaggio.
Un grido, quello della borghesia orangista nordirlandese, subito raccolto dalle formazioni paramilitari lealiste.

martedì 21 giugno 2011

Ci risiamo....

Violentissimi disordini sono scoppiati la scorsa notte a Belfast,precisamente a Short Strand.
Erano anni che non si verificavano incidenti cosi' pesanti tra le opposte fazioni.
Gruppi paramilitari delle opposte sponde sono tornati ad affrontarsi a colpi di molotov,mattoni,bottiglie,pipe bomb e sembra anche colpi di arma da fuoco. Gli unionisti hanno attaccato la zona cattolica con un fitto lancio di oggetti e molotov,provocando la reazione dei repubblicani,nonostante attivisti dello Sinn Fein abbiano cercato,invano,di non far partecipare questi ultimi alle violenze. La polizia e' intervenuta sparando proiettili di gomma,come da copione,per disperdere le due fazioni. Come detto,erano anni che non si assisteva ad una notte di violenze come questa.Nei giorni scorsi si era vociferato di una interruzione del cessate il fuoco da parte del UVF,il principale gruppo paramilitare lealista.


http://www.telegraph.co.uk/news/uknews/northernireland/8588571/Belfast-riots-two-men-shot-in-Short-Strand-violence.html

domenica 19 giugno 2011

L'Italia e' in ostaggio.....

Siamo un paese in ostaggio. Il problema e' che siamo ostaggio di Bossi e della Lega.
Dopo aver sentito le parole del Senatur oggi a Pontida son rimasto veramente senza parole. Con tutti i problemi che attanagliano la ns nazione,dalla crisi economica al precariato passando per quello che volete voi,quei geni della Lega han pensato bene che il primo problema serio da affrontare e' trasferire tre ministeri....a Monza. Il tutto e' avvenuto tra le urla di delirio della folla che reclamava la secessione.....Ormai e' chiaro,dopo le ultime elezioni e la vittoria dei SI al referendum il governo Berlusconi e' sul filo del rasoio e la sua unica ancora di salvezza e' la Lega,senza la quale non avrebbe piu' maggioranza in Camera e Senato.E il pensiero che il Cavaliere dovra' accontentare le richieste dei geni di Pontida si fa forte dentro di me......

lunedì 13 giugno 2011

Una settimana di relax...ci voleva!




Rieccoci qua,dopo una settimana di vacanza passata in quel di Maiorca con la mia compagna.Partenza alle 13 di domenica scorsa con Ryanair da Orio al Serio e dopo un'ora e venti di volo siamo gia'a Palma. L'albergo e' a soli 10 minuti di taxi e per le 15 siamo gia' in Hotel. Abbiamo scelto la formula all inclusive,all'estero spesso conviene utilizzarla.  Ho speso 600 euro a testa,se considerate che erano inclusi gli alcoolici,anche internazionali(c'era addirittura il campari!!! :-) ) e' sicuramente una cifra interessante visto e considerato i prezzi che abbiamo in Italia. L'isola e' bella e basta spostarsi di qualche chilometro dalla capitale per incontrare deliziose calette e un mare stupendo. Unica nota stonata sono stati i troppi tedeschi presenti nella mia zona,S'arenal,Playa de Palma. Frotte di ragazzini passano il loro tempo a ubriacarsi dalle 10 del mattino fino a notte inoltrata. Cocci di bottiglie ovunque,spazzatura lasciata in spiaggia,gente che fa i propri bisogni in mare...I tedeschi che non ti aspetti insomma,io che li avevo sempre visti puntigliosi e ordinati(forse perche' li ho sempre visti a casa loro...in Germania.). Comunque,a parte questo spiacevole inconveniente,e' stata una bellissima settimana. Clima fantastico con 27 gradi ventilati,una vera manna dal cielo per chi,come me,detesta il caldo. L'all inclusive si e' rivelato un vero affare,considerato le 5-6 birre giornaliere e gli innumerevoli campari avrei speso una fortuna...:-)   E oggi si e' tornati al lavoro,in attesa delle prossime ferie a settembre. Buona notte.